YOGA BLOCKS
Sabato 19 Novembre 2022 h 16.30/18.00
Prenota il tuo tappetino 20€
Per i non tesserati verrà applicato il 22% di iva.
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I blocchi, chiamati anche mattoni, sono tra gli oggetti più utilizzati nello yoga perché ogni singola asana può essere modificata o intensificata utilizzandoli, questo li rende uno strumento versatile. Nel workshop approfondiremo alcuni dei modi in cui possono essere utilizzati per facilitare e/o intensificare la pratica yoga.
I blocchi yoga non sono solo per principianti, ma possono essere utilizzati da praticanti di tutti i livelli. Ci sono tre modi in cui possiamo usare questi strumenti nella nostra pratica yoga:
Praticare yoga infatti non è cercare di riuscire a fare un asana a tutti i costi, ma vuol dire innanzitutto rispettare il proprio corpo e i propri limiti, cercando di portare sempre più consapevolezza e ascolto in ogni movimento e in ogni respiro.
In cosa aiutano i mattoni yoga?
Vediamo alcuni dei benefici che si possono riscontrare grazie al loro utilizzo:
I blocchi yoga non sono solo per principianti, ma possono essere utilizzati da praticanti di tutti i livelli. Ci sono tre modi in cui possiamo usare questi strumenti nella nostra pratica yoga:
- come supporto
- per allungare
- per rafforzare i muscoli
Praticare yoga infatti non è cercare di riuscire a fare un asana a tutti i costi, ma vuol dire innanzitutto rispettare il proprio corpo e i propri limiti, cercando di portare sempre più consapevolezza e ascolto in ogni movimento e in ogni respiro.
In cosa aiutano i mattoni yoga?
Vediamo alcuni dei benefici che si possono riscontrare grazie al loro utilizzo:
- facilitano i piegamenti in avanti e in posizioni come il triangolo (trikonasana) o la mezza luna (ardha chandrasana), possono aiutare un corretto allineamento;
- aiutano in caso di difficoltà a mantenere la schiena dritta, le anche allineate o le ginocchia in linea con le caviglie. Un esempio è tenerli tra le cosce nella posizione del ponte, nella barca o nella sedia (utkatasana), perché supportano e rafforzano i muscoli adduttori delle cosce;
- possono essere di supporto nelle posizioni sedute. Sedersi a gambe incrociate non è così facile come sembra: le ginocchia tendono a sollevarsi e la colonna vertebrale a curvarsi;
- possono essere utili per mantenere posizioni difficili. Ad esempio, posizionare il blocco sotto il sacro nel ponte o in un un’inversione come viparita karani (la posizione invertita) può aiutare a mantenere la posa, consentendo di rilassarsi e permettendo ai muscoli lombari di allungarsi;
- permettono di allungarsi maggiormente. Se si hanno difficoltà nell’apertura delle anche, ad esempio, in malasana i blocchi possono essere posizionati sotto gli ischi. Per intensificare e approfondire l’apertura del petto, invece, possono essere posizionati sotto la parte superiore della schiena, tra le scapole, durante l’esecuzione del pesce (mastyasana).
- aiutano ad esplorare asana più avanzate. I mattoncini sono utili anche per chi è esperto e ha desiderio di esplorare posizioni più avanzate. Ad esempio, se si ha difficoltà ad appoggiare il bacino in maniera confortevole in posizioni come hanumanasana (posizione della spaccata), kapotasana (posizione del piccione) o Eda Pada Rajakapotasana è utile posizionare un mattoncino nello spazio che separa il bacino da terra, in modo tale da poter rilassare quella parte del corpo e progredire nella asana.
- I blocchi sono utili anche per sperimentare posizioni di equilibrio sulle braccia, che richiedono notevole forza dei muscoli addominali. Per eseguire lolasana, ad esempio, può essere di estrema efficacia mettere le mani sui blocchi perché possono conferirti l’altezza e lo spazio adeguato per sollevare il tuo corpo, consentendoti di oscillare avanti e indietro con facilità.
- Grazie ai blocchi, si possono provare varianti alle classiche posture, si può aumentare in minor tempo la flessibilità. In ogni caso, se si usa un blocco durante la tua pratica, bisogna ricordarsi sempre di ascoltare il corpo e non forzare mai, la flessibilità va conquistata nel rispetto della propria condizione fisica e del tempo necessario.